Frida Kahlo, Diego Rivera and Mexican Modernism

Proveniente dalla collezione di Jacques e Natasha Gelman, filantropi che hanno acquistato le opere dagli stessi artisti, la mostra Frida Kahlo, Diego Rivera and Mexican Modernism segna la prima mostra in assoluto a Tulsa di dipinti di Kahlo, Rivera e di molti loro contemporanei. Di queste opere, sette sono autoritratti di Kahlo, tra cui l'iconico dipinto del 1943 Diego on my Mind. 
La mostra analizza il ruolo che l'arte, gli artisti e i loro sostenitori hanno avuto nell'emergere dell'identità nazionale e dello spirito creativo nel periodo successivo alla Rivoluzione messicana.
La mostra, che si sviluppa in diverse gallerie del Museo, si estende anche ai Philbrook Gardens, che si estendono per 25 acri, offrendo ai visitatori un assaggio di ciò che si provava a stare nel giardino della casa di Frida Kahlo a Città del Messico, La Casa Azul (La Casa Blu).
Sia Frida che Diego si sono legati alla terra attraverso l'amore per i giardini, un'ispirazione che si ritrova in molte delle loro opere in cui sono presenti calle, cactus, girasoli e altre piante native della regione. In effetti, nel Messico post-rivoluzionario, in molti giardini pubblici vennero reintrodotte le piante autoctone che erano state rimosse durante i 400 anni di occupazione spagnola. Questo movimento era uno sforzo per reindigenizzare gli spazi comuni, evocare la campagna messicana per gli abitanti delle città e ispirare un maggiore senso di orgoglio nazionale verso le radici culturali e botaniche del Messico.

Frida Kahlo, Diego Rivera and Mexican Modernism offre un'esplorazione approfondita delle persone reali che si celano dietro questo lavoro e di come le loro figure e la loro pratica artistica continuino a risuonare con il pubblico di oggi. 
La mostra è organizzata dalla Fondazione Vergel e da MondoMostre in collaborazione con l'Instituto Nacional de Bellas Artes y Literatura (INBAL).