Giorni di esposizione
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Per la prima volta in Russia viene esposto il «Codice del volo degli uccelli» di Leonardo da Vinci, eccezionalmente prestato dalla Biblioteca Reale di Torino, dalla quale è stato spostato solo tre volte. Il Codice ha un titolo convenzionale, anche se universalmente riconosciuto, perché l’autore non volle dargli in verità alcuna intestazione. Leonardo compilò questo quaderno (su cui compare la data del 1505), composto da diciotto carte, cominciando a scrivere le sue osservazioni sul volo e a descriverne i movimenti in centosessantasette disegni, partendo dall’ultimo foglio e con una scrittura che corre in senso contrario al normale. Appunti, calcoli, osservazioni, il tutto per arrivare a dare forma al sogno più antico dell’uomo: volare. Il codice contiene progetti di macchine volanti, appunti e disegni sul volo, sulla fisionomia degli uccelli, sulla resistenza dell’aria, sulle correnti.
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