Giorni di esposizione
La mostra, curata da Montse Aguer, direttrice Musei Dalí, presenta le opere di Dalì che mostrano la grande ispirazione che il maestro spagnolo trae dalla tradizione italiana e dai grandi artisti soprattutto rinascimentali. L’esposizione comprende 150 opere tra dipinti, acquerelli e xilografie (tra cui l’intera serie che illustra la Divina Commedia) che testimoniano ampiamente l’onnipresenza dell’eredità classica all’interno della produzione artistica di Dalì. L’artista, sicuramente il più enigmatico tra i surrealisti, caratterizzato da una profonda forza di convinzione radicata spesso nellʹeccesso visionario del quale è protagonista e promotore, qui cita Raffaello, racconta Cellini, illustra Dante e dipinge Michelangelo come nei quattro Senza titolo, inediti (Mosè, Cristo dalla Pietà di Palestrina, Giuliano de’ Medici, Ragazzo accovacciato) che figurano tra le sue ultime creazioni degli anni Ottanta e presentati per la prima volta come un corpus stilistico e tematico.
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