Giorni di esposizione
Al centro della mostra, curata don Alessio Geretti, direttore del Comitato di San Floriano di Illegio, seconda tappa di cinque per l’Anno della Fede, l’Incredulità di San Tommaso di Andrea Verrocchio, eccezionalmente concessa dal Museo Orsanmichele del Polo Museale Fiorentino. “Fiorentino, fu ne’ tempi suoi orefice, prospettivo, scultore, intagliatore, pittore e musico”: così scrive Vasari a proposito di Andrea di Michele di Francesco di Cione (1437 – 1488), conosciuto come il Verrocchio. L'artista svolse la sua attività soprattutto presso la corte di Lorenzo il Magnifico (Firenze, 1449 – Firenze, 1492). Dalla sua bottega uscirono nomi di grandissimo rilievo come Leonardo, Botticelli, Ghirlandaio, Perugino, Francesco di Simone Ferrucci, Francesco Botticini. Il ruolo che rivestì il Verrocchio fu di fondamentale importanza anche per la sua tendenza a misurarsi con le più svariate tecniche artistiche che si manifestavano nel corso della seconda metà del Quattrocento fiorentino.
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